11 giugno 2006

Dizionario schmittiano - Lettera K

vers. 1.1 - 7.7.15 / Bottom.
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Analitico -



Robert Kempner: fonte.

Kempner Robert M.W. (1889-1993). - Per notizie di carattere generale sulla sua persona si vedano i numerosi repertori, disponibili in rete, fra cui Wikipedia. A noi qui interessa la sua relazione con Carl Schmitt. Il Kempner di cui ci occupiamo faceva parte della pubblica accusa americana nei vari processi di Norimberga. Fu lui che interrogò Carl Schmitt. Si noti che i particolari dell’arresto e dell’interrogatorio di Schmitt sono noti solo attraverso le esternazioni pubbliche in più tempi fatte dallo stesso Kempner. Sembra tuttavia che «Kempner era da sempre convinto dell'impossibilità di un’accusa contro Schmitt e con il suo arresto cercò di perseguire un altro scopo» (Q23). Seguendo il ragionamento, o meglio le congetture di Quarisch, lo scopo delle persecuzioni era quello di trasformare Schmitt da accusato costretto a difendersi in accusatore e delatore. Prosegue Quaritsch: «Quest’altro scopo era probabilmente il “processo Wilhelmstrasse”. Kempner cercava un testimone esperto che potesse confermare le sue idee sullimportanza dei ranghi superiori della burocrazia ministeriale per il sistema politico durante la Repubblica di Weimar. L’interrogatorio di Schmitt, come risulta anche dai ‘summaries’ redatti per ciascuno dei tre interrogatori, era fin dall’inizio associato all’ambito accusatorio riguardante i “ministeries”, che fu proprio quello da cui la pubblica accusa fece scaturire il “processo Wilhelmstrasse”. Kempner esplicitò questa intenzione solo alla fine del secondo interrogatorio, il 21 aprile 1947; prima aveva tentato (non molto seriamente) di interpretare i saggi sull’ordinamento del grande spazio come contributo alla guerra d’aggressione» (Q23). || Q13nt26: «Kempner considerò successivamente le «norme estremamente ristrette della Carta di Londra e della legge del Consiglio di Controllo» responsabili del fatto che Schmitt non potesse essere condannato per il reato di «preparazione intellettuale del nazionalsocialismo», «nonostante una linea retta conducesse da quest'attività ’intellettuale' a Auschwitz e alle guerre di aggressione» (in «Der Aufbau», New York, N.Y., del 24.8.1973, anche in «Die Mahnung» dell'1.10.1973, a cura dell 'Associazione dei Perseguitati del regime nazista). Non furono le «norme estremamente limitate», ma la giurisprudenza del Tribunale Militare Internazionale e dei tribunali militari americani nei processi successivi a limitare le fattispecie legali di reato, che erano state interpretate in senso molto ampio. Su questo punto gli esperti sono concordi».
Koellreutter, Otto (1883-1972). - Fu condannato il 18 giugno 1947 da un tribunale per la denazificazione di Monaco come “colpevole principale” della categoria I. Fu libero docente a Friburgo nel 1912, professore ordinario a Halle nel 1920, a Jena nel 1921, a Monaco nel 1933. Scrisse molti libri sul diritto pubblico nazionalsocialista nel periodo 1933-1938, dove certo non mancavano le citazione, spesso polemiche, alle opere di Carl Schmitt. Nel fascicolo del SD su Carl Schmitt si trovano lettere di Koellreutter con riferimenti a Carl Schmitt.
Kohler, Josef. - Professore di Carl Schmitt, a Berlino nel 1907. Di lui Schmitt parla in Ex Captivitate e in Berlin 1907.
Koselleck, Reinhart. - Nato nel 1923, morto nel 2006. «Seit 1947 studiert Koselleck in Heidelberg (und Bristol) Geschichte, Philosophie, Soziologie und Politik, bei Johannes Kühn, Alfred Weber, Forsthoff, Loewith und Gadamer. Regelmäßige besuchte er Carl Schmitt zu Gesprächen und Diskussionen, der ihn – wie Heideggers „Sein und Zeit“ – beeinflusste... (Vedi).»

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