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⇐ || ⇒ Ma - Me - Mi - Mo - Mu - My.
– Dizionario schmittiano: Lettera A, B, C, D, E, F, G, H, I, J, K, L, M, N, O, P, Q, R, S, T, U, V, W, X, Y, Z.
Analitico -
Mackinder, John Halford. Nato in Inghilterra, a Gainsborough, il 15 febbraio 1865, e morto a Bourmemouth il 6 marzo 1947. Schmitt ne parla come un geografo nella Prefazione del Nomos. A lui di dover rendere un “grande ringraziamento”, ma poi aggiunge: «Ciò non ostante, il lavoro del pensiero giuridico rimane qualcosa di diverso dalla geografia. I giuristi non hanno appreso la loro conoscenza di cose e di territori, di realtà e di territorialità, dai geografi. Il concetto di occupazione di mare è stato coniato da un giurista, e non da un geopolitico» (p. 14).
Michelet, Jules. - Nato a Parigi il 21 agosto 1798, morto a Hyères il 9 febbraio 1874. Studioso attento delle fonti archivistiche, si deve a lui una Storia di Francia in 19 volumi, redatta dal 1833 al 1867, e una Storia della Rivoluzione Francese in 7 voluni, redatta fra il 1847 e il 1853. Di lui Schmitt dice in Nt, 14 che fu “geniale” e che a lui si devono “numerosi suggerimenti” a Bachofen.
Mare. - Schmitt ne tratta specialmente in Il Nomos della Terra e in Terra e mare. Il “mare libero” è uno degli oggetti principali del discorso svolto nel Nomos della terra. Il mare è opposto alla terra, sulla quale l’uomo risiede e che è oggetto del suo lavoro e dalla quale si originano le nozioni di diritto e di giustizia. «Il mare invece non conosce un’unità così evidente di spazio e diritto, di ordinamento e localizzazione. È vero che anche le ricchezze del mare, pesci, perle e altro, vengono ricavate dall’uomo con un duro lavoro, ma non - come accade per i frutti della terra - secondo un’intima proporzione di semina e raccolto. Nel mare non è possibile seminare e neanche scavare linee nette. Le navi che solcano il mare non lasciano dietro di sé alcuna traccia. “Sulle onde tutto è onda” . Il mare non ha carattere, nel significato originario del termine, che deriva dal greco charassein, scavare, incidere, imprimere. Il mare è libero. Questo significa, secondo il recente diritto internazionale, che il mare non costituisce un territorio statale e che esso deve restare aperto a tutti in modo eguale per tre ambiti tra loro molto diversi dell’attività umana, e cioè la pesca, la navigazione pacifica e la belligeranza. CosÌ almeno si legge nei manuali di diritto internazionale» (Nt 20).
⇐ || ⇒ Ma - Me - Mi - Mo - Mu - My.
– Dizionario schmittiano: Lettera A, B, C, D, E, F, G, H, I, J, K, L, M, N, O, P, Q, R, S, T, U, V, W, X, Y, Z.
Analitico -
John Halford Mackinder |
Jules Michelet |
Mare. - Schmitt ne tratta specialmente in Il Nomos della Terra e in Terra e mare. Il “mare libero” è uno degli oggetti principali del discorso svolto nel Nomos della terra. Il mare è opposto alla terra, sulla quale l’uomo risiede e che è oggetto del suo lavoro e dalla quale si originano le nozioni di diritto e di giustizia. «Il mare invece non conosce un’unità così evidente di spazio e diritto, di ordinamento e localizzazione. È vero che anche le ricchezze del mare, pesci, perle e altro, vengono ricavate dall’uomo con un duro lavoro, ma non - come accade per i frutti della terra - secondo un’intima proporzione di semina e raccolto. Nel mare non è possibile seminare e neanche scavare linee nette. Le navi che solcano il mare non lasciano dietro di sé alcuna traccia. “Sulle onde tutto è onda” . Il mare non ha carattere, nel significato originario del termine, che deriva dal greco charassein, scavare, incidere, imprimere. Il mare è libero. Questo significa, secondo il recente diritto internazionale, che il mare non costituisce un territorio statale e che esso deve restare aperto a tutti in modo eguale per tre ambiti tra loro molto diversi dell’attività umana, e cioè la pesca, la navigazione pacifica e la belligeranza. CosÌ almeno si legge nei manuali di diritto internazionale» (Nt 20).
Murray Kathleen: donna di cui Carl Schmitt si invaghisce nella seconda metà del 1921. Nacque il 16 gennaio 1895 a Sidney in Australia da genitori irlandesi. Studiò filologia moderna, terminando gli studi nel 1914 e insegnare poi in vari ginnasi australiani. Ebbe una borsa di studio per l’Europa nel 1919. Dopo una permanenza in Parigi, si ritrovò a Bonn nel semestre invernale 1919/20. Per due semestri studiò all’università di Strasburgo, ormai divenuta città francese. Svolse il suo dottorato a Marburgo nel semestre invernale 1921/22. In questo contesto di studio con vari passaggi e traversie avvenne la conoscenza con Schmitt. Kathleen frequentava ambienti cattolici.
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