11 giugno 2006

Dizionario schmittiano - Lettera B

vers. 1.2-8.12.16 / Bottom.
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Jacob Johann Bachofen
Bachofen, Johann Jacob. - Nato a Basilea, in Svizzera, il 22 dicembre 1815, muore in Basilea il 25 novembre 1887. È stato giurista, storico, antropologo, noto per la sua teoria sul matriarcato. Studiò a Basilea, a Berlino e a Gottinga, dove per maestri August Boechk, Leopold von Ranke e Friedrich Carl von Savigny, del qual Schmitt dice che fu l’erede. Nel Nomos Schmitt dice che molto più profondo che con la geografia è il legame del sapere storico-giuridico con le fonti mitiche. E queste ci sono state rese accessibili da Johann Jacob Bachofen. Egli «è il legittimo erede di Savigny. Egli ha sviluppato, rendendolo infinitamente fruttuoso, ciò che il fondatore della scuola giuridica storica intendeva per storicità. Si tratta di qualcosa di diverso dall’archeologia e dal museo. Tocca la questione stessa dell’esistenza della scienza giuridica, che oggi si trova schiacciata tra teologia e tecnica, se non riesce ad affermare in una dimensione storica rettamente conosciuta e resa fruttuosa il terreno della propria esistenza» (Nt14).
Barcía Trelles, Camilo. - Giurista spagnolo, nato a Vegadeo, nelle Asturie, il 15 luglio 1888, muore nel 1977 a Santiago de Compostela. In un confronto con il geografo Mackinder, al quale pure Schmitt si sente in obbligo di un grande ringraziamento, si trova tuttavia a concordare con “un importante studioso contemporaneo di diritto internazionale, Camilo Barcía Trelles, «che ha trattato anch’egli il tema della terra e del mare» (p. 14). Ne richiama poi le conferenze in un’ampia nota al testo, dicendo di esse che costituiscono riguardo alla riscoperta di Vitoria «l’apertura più energica agli occhi dell¿opinione pubblica mondiale. Già nel 1925, in una conferenza a Salamanca, Barcía Trelles aveva addirittura celebrato in Vitoria il precursore della dottrina Monroe» (p. 129nt2). Nel 1928 in un suo libro presenta Vitoria come il fondatore del diritto internazionale moderno.
Berger, Gottlob (1896-1975). - Era stato stretto collaboratore di Himmler, condannato nel processo Wilhelmstrasse a venticinque anni di carcere, fu graziato e rilasciato nel 1951. Negli interrogatori di Norimberga Kempner chiese a Schmitt se lo conosceva, allo scopo di incriminarlo o di intimidirlo.
Berlin-Schlachtensee: in Kaiserstuhlstrasse, 19, vi abitò in casa affittata Carl Schmitt, dalla data del suo rilascio nel campo di detenzione il 10 ottobre 1946. A questo domicilio, sei mesi dopo, fu nuovamente arrestato, per essere poi trasferito nei campi di prigionia di Norimberga per cinque settimane. Non vi era nuovo e fondato motivo per un secondo arresto.
Beyerle, Franz. - Se è la stessa persona di cui si parla nel fascicolo del SD (vedi), l’Enciclopedia Treccani ci dice che fu uno storico del diritto tedesco, nacque a Costanza nel 1885, e vi morì nel 1987. Fu quindi contemporaneo di Schmitt e visse in pieno nazismo.
Bumke, Erwin. - Nato il 7 luglio 1874, in Stolp (Pommern), morto il 20 aprile 1945 in Leipzig, è stato il presidente del Reichsgericht all'epoca del processo Preußen contra Reich: amplius.
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