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⇐ || ⇒ Ac - Ad - Ah - Ai - An - Ar - At - – Dizionario schmittiano: Lettera A, B, C, D, E, F, G, H, I, J, K, L, M, N, O, P, Q, R, S, T, U, V, W, X, Y, Z.
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ABLASS Bruno: deputato all'Assemblea nazionale di Weimar, più volte citato da Schmitt con il solo cognome. Da Internet i seguenti dati: 1) Ablaß, Bruno, Dr.; geb. Bunzlau 10. 05. 1866; gest. Hirschberg 24. 09. 1942; WG.: Studium Rechtswissenschaft Univ. Breslau, 1888 Promotion Univ. Heidelberg, 1893 Rechtsanwalt, 1903 Notar, 1919 Verfassunggebende Nationalversammlung (Deutsche Demokratische Partei).
ADAMS Paul: amico di Günther Krauss, da lui conosciuto tramite Kramer. Fu un’amicizia che durò tutta la vita. Krauss deve alla mediazione di Adams l’ammissione al seminario di Schmitt in Berlino, all’Istituto Superiore di Scienze Commerciali. Scrive Krauss di Adams: «Era della Westfalia come Kramer, non però come questi della regione di Munster, ma del Sauerland come anche Carl Schmitt. Solo che il luogo di nascita di Carl Schmitt, Plettenberg, si trovava nel Sauerland industriale-protestante-branderburghese, cioè nella diaspora, al contrario di Menden, il luogo di nascita di Adams, nel Sauerland allora agrario-cattolico-dell’elettorato di Colonia – una profonda differenza. Adams era come Kramer attivo nella berlinese “Germania”, ma non nella “Kölnische Volkszeitung”, ed era redattore del supplemento letterario “Das Neue Ufer”, che aveva portato ad una considerevole tiratura. Le sue critiche teatrali facevano scalpore. Egli criticava in tutto e pert tutto l’Ifigenia di Goethe, lodava invece l’Otello di Shakespeare ed assai particolarmente Antonio e Cleopatra, inoltre il Matrimonio di Gogol, e venerava le attrici, soprattutto Maria Koppenhöfer. Scrivere lo affaticava; viveva soprattutto nel dialogo puramente orale, che durava notti intere, e non diventava mai in lui un monologo, perché faceva delle pause ed era pronto ad ascoltare. Al contrario di Kramer era scapolo e bohémien. Il dialogo aveva luogo nei Café e nei ristoranti, tra gli altri al Café Romano e nel Café di rito ebraico Dobrin allo zoo. Era molto amico della signora Thea Sternheim, moglie del poeta Carl Sternheim, la cui casa era frequentata da molti russi in esilio; qui si parlava spesso francese. Negli incontri Adams sembrava dapprima assonnato e di malumore, ma poi diventava sciolto ed incominciava ad essere raggiante; sapeva ridere cordialmente, di un riso gradevole camdo, condito con l’ironia. Un uomo non comune, che Carl Schmitt aveva in grande stima ed al quale era facile procurarmi l’ammissione al seminario, sotto l’ovvia condizione che io mi impegnassi ad una relazione». Krauss riferisce anche di un invito a tre nell’abitazione privata di Schmitt a Berlino: in Klopstockstrasse 48, a nord dello Zoo, nel vecchio Hansaviertel. L’invito fu fatto da Schmitt a Krauss, dopo il buon esito della sua relazione al seminario. «Anche Adams era invitato… Si trascorse una bella giornata, grazie specialmente alla mediazione di Adams». Fu la sola volta che Krauss venne invitato a Klopstockstrasse. Le numerose altre volte gli incontri avvenivano in luoghi pubblici. || Schmitt lo cita in Gl 16. Nel 1947 si frequentano nuovamente nel Sauerland.
AHLMANN, Wilhem: CS ne parla in Ex 45, dopo aver detto del suicidio presso i pagani praticato come un sacramento. Il 7 dicembre del 1944 il Dr. Ahlmann, alla cui memoria CS dedicò Ex Captivitate, “dandosi la morte sottrasse sé e i suoi amici a ulteriori inquisizioni poliziesche” (Ex 45). CS dice di averlo conosciuto e di ritenerlo insieme a Otto Baensch il solo che si sia tolto la vita secondo una concezione “probabilmente” paragonabile a quella degli antichi pagani. (Su questo personaggio e l’altro raccogliere tutte le notizie possibili).
AIMONE di HABERSTADT: di lui Schmitt dice in Gl 91 che si occupa del Katéchon. Ricavo da Internet la seguente scheda, in italiano, tratta dall”Enciclopedia dei Santi”: «Entrò giovanissimo nel monastero benedettino di Fulda; fu compagno di Rabano Mauro, con il quale ascoltò le lezioni di Alcuino (802) nel celebre monastero di S. Martino di Tours. Ritornò a Fulda (804), dove risiedette e insegnò fino all'839 ca., quando fu trasferito ad Hersfeld. Nell'840 ad opera dell'imperatore Ludovico il Germanico fu nominato vescovo di Halberstadt e come tale partecipò ai sinodi di Magonza degli anni 847 e 852. Rabano Mauro gli dedicò l'opera De universo; anche Aimone scrisse parecchio, ma non tutte le opere a lui attribuite e raccolte in tre volumi nel Migne sono autentiche. Aimone morì il 27 marzo 853. Nei martirologi benedettini è talvolta chiamato «beato» o «santo», ma non consta che abbia mai avuto un culto ufficiale e riconosciuto dalla Chiesa» (Zimmermann).
ANDRIC, Ivo: scrittore serbo, citato in Ex 34. CS dice che gli era molto caro, che si erano incontrato nel segno di Léon Bloy e che da lui gli fu raccontata la storia dell’eroe serbo Marko Kraljevic, che poi a sua volta CS raccontò a Jünger.
ANIMA, Schmitt: unica figlia di Carl Schmitt. Ne parla a più riprese nella sua opera. Così in Ex 43 a proposito del poeta Heinrich von Kleist a Berlino scrive: «nell’ottobre del 1944 visitai la sua tomba con mia figlia Anima». Si tratta di un periodo in cui è evidente il rovescio delle armi tedesche ed è significativo che CS si rechi insieme con la figlia tredicenne sulla tomba di un poeta che già una volta aveva optato per l’Oriente. Con una dedica alla figlia si chiude uno dei saggi di Ex Captivitate, quello intitolato »Due Tombe«, e chiuso con la data 25 agosto 1946. In questo saggio, nella sua parte finale, CS sembra prefigurare la sua morte con la figlia Anima destinata al pietoso ufficio delle esequie paterne. Succederà esattamente il contrario. La figlia premuore al padre, che termina i suoi anni nella più profonda tristezza.
Antisemitismo: su questo spinoso tema sul quale si accaniscono gli avversari e detrattori di Schmitt è importante partire da alcune delucidazioni fornite dalle Memorie di Krauss: «Resta una pura supposizione, quando dico che il breve, anche se intenso – ciò che faceva, egli lo faceva intensamente – antisemitismo di Carl Schmitt, la cui Dottrina della costituzione era ancora dedicata ad un amico ebreo caduto, era influenzato meno da Hitler che da Bernanos. Carl Schmitt ha letto almeno in parte il »Mein Kampf« di Hitler; ne cita un capitolo: “Federalismo come maschera”. Ma cosa ha egli realmente accolto? Per un ampio tratto – non dappertutto – il libro è stancante, ed in questo c'è un vigore come anche in altri noti libri, che ancora oggi trovano ampio consenso. Si sbaglia molto, se si crede che il segreto del successo consista nella chiarezza e comprensibilità. Il Clemente di Alessandria si trova la frase: “Il velo è un completamento”». || In effetti, la nozione di “antisemitismo” avrebbe bisogno di chiarimenti che vengono sistematicamente elusi da chi del concetto fa uso strumentale. Resta il fatto che Carl Schmitt ebbe nei suoi anni giovanile consistenti e durature frequentazioni di amicizia con “ebrei”. || Ai nostri giorni il più accurato analisti della identità ebraica, e quindi il più adatto per una definizione scientifico-filosofica dell’antisemitismo, è il musicista filosofo Gilad Atzmon, oggetto di violentissimi attacchi da parte di un mielieu che è lo stesso a cui appartevano Robert Kempner e il delatore Karl Lowenstein. || Quaritsch, a Norimberga nel terzo interrogatorio a Schmitt: «In merito al testo sui “grandi spazi” gli rimproverò unicamente il passo riguardante la presunta mancanza di relazioni con il territorio e con lo spazio degli studiosi ebrei di diritto internazionale. Il che certo testimonia il personale coinvolgimento di Schmitt nell’impiego di espressioni antisemitiche, ma queste invettive non potevano essere sussunte sotto i “crimini contro l’umanità” nel senso della legge n. 10 del Consiglio di Controllo» (Q22).
Arnsberg: è oggi una città di 75.000 abitanti nella Renania Settentrionale-Vestfalia. In questa città Carl Schmitt indirizzava nel 1905 le sue lettera alla sorella Auguste.
«Arresto automatico»: nel lessico dell’occupazione militare americana della Germania si riferiva a una direttiva che prevedeva l’arresto automatico in ragione della sola appartenenza al ruolo professionale o di servizio nelle gerarchie dello stato, del partito o della Wermacht. In quanto docente universitario, Carl Schmitt non era soggetto ad “arresto automatico”, ma fu arrestato solo a causa di una delazione di Karl Lowenstein, uno degli emigrati tedeschi rientrato in Germania al seguito dell’esercito americano: «L’arresto del 1945 era stato suggerito da Karl Loewenstein, un ex collega tedesco di Schmitt emigrato nel 1933 e all’epoca consulente legale del governo militare e della delegazione americana nel Consiglio Alleato di Controllo di Berlino. Nel novembre del 1945 Loewenstein scrisse un parere per ottenere la condanna di Schmitt come criminale di guerra» (Q 4-5). Ancora Q: «L’internamento nella forma dell’arresto automatic risaliva alla nota direttiva JCS 1067 dell'aprile 1945 del capo di stato maggiore anglosassone, contenente “una lista dei gruppi criminali nazisti e di altre persone da arrestare” (I 8), che però in questa forma non fu pubblicata nemmeno nel 1948».
Attendorn: dall’autunno del 1900 al 2 marzo 1907 – data in cui sostenne l’esame di maturità – Schmitt studiò presso il liceo classico statale di Attendorn. || La città è famosa per le sue grotte che al momento è possibile ammirare al sito:
Attendorn Il liceo, antico e prestigioso, che Schmitt frequentò ebbe dal 1907 una nuova sede. Si chiama Rivius-Gymnasium in onore del suo più illustre (allora) allievo. La cittadina di Attendorn non era distante da Plettenberg. Circa la fondazione del Rivius-Gymnasium si può leggere alla sua pagina web ufficiale: «Um etwa 1500 entfaltete in Attendorn der katholische Pfarrer Tilman Mülle seltsame, neuartige Bildungsakti-vitäten. Er versuchte - in Fortsetzung einer vorher schon bestehenden schola-stischen Lateinschule- damals hoch-moderne humanistische Bildungs-methoden auch in Attendorn einzu-führen. Es gelang ihm, ortsansässige Jugendliche dafür zu interessieren und auch von auswärts geeignete Lehr-kräfte zu gewinnen. Etwa um 1515 fand im “Konvikt” - also im Pfarrhaus - regelmäßiger Unterricht statt. Deshalb gilt das Jahr 1515 als Zeitpunkt der Schulgründung ». Ecco la Zeitliste dello storico Ginnasio frequentato da Carl Schmitt: 1515 = Gründung der Humanistischen-schule; 1825 = Gründung des Progymnasiums; 1875 = Abitur; 1907 = Umzug in das neue Schulgebäude am Westwall; 1960 = Fertigstellung des Ostflügels; 1990 = Fertigstellung des Westflügels. Su Johannes Rivius che in epoca recente, dopo che vi studiò Schmitt, ha dato nome al Ginnasio di Attendorn si può leggere sullo stesso sito ufficiale: «Dieser Herr mit der hochmodernen Kopfbedeckung seiner Zeit ist Johannes Rivius. Am 1. August 1500 wurde er als Sohn “ehrsamer” Eltern in Attendorn geboren. Als begabter Jugendlicher besuchte er die neu gegründete Schule von Tilman Mülle. 1518 geht er zur Uni nach Köln, weil Tilman Mülle, sein verehrter Schulleiter, mit seinen humanistischen Bildungsmethoden in Attendorn Ärger bekommt und die Schule verlässt. Rivius nimmt in Köln und Leipzig Unterricht bei den bedeutenden Humanisten seiner Zeit, wird dann selbst Lehrer. Er unterrichtet in Zwickau, Annaberg und Freiberg. Unter oft großen Schwierigkeiten versucht er, das alte scholastische Schulwesen zu reformieren, als Wegbereiter für ein neuzeitliches Bildungssystem. Danke, Rivius ». || Per almeno un paio di volte ho chiesto alla scuola riscontri archivistici sul loro famoso studente, Carl Schmitt, ma non è seguita nessuna rispota da parte della scuola, pur avendo essi un apposito servizio. || Le lettere di Schmitt alla sorella Auguste, redatte dal 1905 al 1913, contengono riferimenti di luogo alla cittadina di Attendorn, nel cui Convitto Carl compiva i suoi studi liceali.
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ABLASS Bruno: deputato all'Assemblea nazionale di Weimar, più volte citato da Schmitt con il solo cognome. Da Internet i seguenti dati: 1) Ablaß, Bruno, Dr.; geb. Bunzlau 10. 05. 1866; gest. Hirschberg 24. 09. 1942; WG.: Studium Rechtswissenschaft Univ. Breslau, 1888 Promotion Univ. Heidelberg, 1893 Rechtsanwalt, 1903 Notar, 1919 Verfassunggebende Nationalversammlung (Deutsche Demokratische Partei).
ADAMS Paul: amico di Günther Krauss, da lui conosciuto tramite Kramer. Fu un’amicizia che durò tutta la vita. Krauss deve alla mediazione di Adams l’ammissione al seminario di Schmitt in Berlino, all’Istituto Superiore di Scienze Commerciali. Scrive Krauss di Adams: «Era della Westfalia come Kramer, non però come questi della regione di Munster, ma del Sauerland come anche Carl Schmitt. Solo che il luogo di nascita di Carl Schmitt, Plettenberg, si trovava nel Sauerland industriale-protestante-branderburghese, cioè nella diaspora, al contrario di Menden, il luogo di nascita di Adams, nel Sauerland allora agrario-cattolico-dell’elettorato di Colonia – una profonda differenza. Adams era come Kramer attivo nella berlinese “Germania”, ma non nella “Kölnische Volkszeitung”, ed era redattore del supplemento letterario “Das Neue Ufer”, che aveva portato ad una considerevole tiratura. Le sue critiche teatrali facevano scalpore. Egli criticava in tutto e pert tutto l’Ifigenia di Goethe, lodava invece l’Otello di Shakespeare ed assai particolarmente Antonio e Cleopatra, inoltre il Matrimonio di Gogol, e venerava le attrici, soprattutto Maria Koppenhöfer. Scrivere lo affaticava; viveva soprattutto nel dialogo puramente orale, che durava notti intere, e non diventava mai in lui un monologo, perché faceva delle pause ed era pronto ad ascoltare. Al contrario di Kramer era scapolo e bohémien. Il dialogo aveva luogo nei Café e nei ristoranti, tra gli altri al Café Romano e nel Café di rito ebraico Dobrin allo zoo. Era molto amico della signora Thea Sternheim, moglie del poeta Carl Sternheim, la cui casa era frequentata da molti russi in esilio; qui si parlava spesso francese. Negli incontri Adams sembrava dapprima assonnato e di malumore, ma poi diventava sciolto ed incominciava ad essere raggiante; sapeva ridere cordialmente, di un riso gradevole camdo, condito con l’ironia. Un uomo non comune, che Carl Schmitt aveva in grande stima ed al quale era facile procurarmi l’ammissione al seminario, sotto l’ovvia condizione che io mi impegnassi ad una relazione». Krauss riferisce anche di un invito a tre nell’abitazione privata di Schmitt a Berlino: in Klopstockstrasse 48, a nord dello Zoo, nel vecchio Hansaviertel. L’invito fu fatto da Schmitt a Krauss, dopo il buon esito della sua relazione al seminario. «Anche Adams era invitato… Si trascorse una bella giornata, grazie specialmente alla mediazione di Adams». Fu la sola volta che Krauss venne invitato a Klopstockstrasse. Le numerose altre volte gli incontri avvenivano in luoghi pubblici. || Schmitt lo cita in Gl 16. Nel 1947 si frequentano nuovamente nel Sauerland.
AHLMANN, Wilhem: CS ne parla in Ex 45, dopo aver detto del suicidio presso i pagani praticato come un sacramento. Il 7 dicembre del 1944 il Dr. Ahlmann, alla cui memoria CS dedicò Ex Captivitate, “dandosi la morte sottrasse sé e i suoi amici a ulteriori inquisizioni poliziesche” (Ex 45). CS dice di averlo conosciuto e di ritenerlo insieme a Otto Baensch il solo che si sia tolto la vita secondo una concezione “probabilmente” paragonabile a quella degli antichi pagani. (Su questo personaggio e l’altro raccogliere tutte le notizie possibili).
AIMONE di HABERSTADT: di lui Schmitt dice in Gl 91 che si occupa del Katéchon. Ricavo da Internet la seguente scheda, in italiano, tratta dall”Enciclopedia dei Santi”: «Entrò giovanissimo nel monastero benedettino di Fulda; fu compagno di Rabano Mauro, con il quale ascoltò le lezioni di Alcuino (802) nel celebre monastero di S. Martino di Tours. Ritornò a Fulda (804), dove risiedette e insegnò fino all'839 ca., quando fu trasferito ad Hersfeld. Nell'840 ad opera dell'imperatore Ludovico il Germanico fu nominato vescovo di Halberstadt e come tale partecipò ai sinodi di Magonza degli anni 847 e 852. Rabano Mauro gli dedicò l'opera De universo; anche Aimone scrisse parecchio, ma non tutte le opere a lui attribuite e raccolte in tre volumi nel Migne sono autentiche. Aimone morì il 27 marzo 853. Nei martirologi benedettini è talvolta chiamato «beato» o «santo», ma non consta che abbia mai avuto un culto ufficiale e riconosciuto dalla Chiesa» (Zimmermann).
ANDRIC, Ivo: scrittore serbo, citato in Ex 34. CS dice che gli era molto caro, che si erano incontrato nel segno di Léon Bloy e che da lui gli fu raccontata la storia dell’eroe serbo Marko Kraljevic, che poi a sua volta CS raccontò a Jünger.
ANIMA, Schmitt: unica figlia di Carl Schmitt. Ne parla a più riprese nella sua opera. Così in Ex 43 a proposito del poeta Heinrich von Kleist a Berlino scrive: «nell’ottobre del 1944 visitai la sua tomba con mia figlia Anima». Si tratta di un periodo in cui è evidente il rovescio delle armi tedesche ed è significativo che CS si rechi insieme con la figlia tredicenne sulla tomba di un poeta che già una volta aveva optato per l’Oriente. Con una dedica alla figlia si chiude uno dei saggi di Ex Captivitate, quello intitolato »Due Tombe«, e chiuso con la data 25 agosto 1946. In questo saggio, nella sua parte finale, CS sembra prefigurare la sua morte con la figlia Anima destinata al pietoso ufficio delle esequie paterne. Succederà esattamente il contrario. La figlia premuore al padre, che termina i suoi anni nella più profonda tristezza.
Antisemitismo: su questo spinoso tema sul quale si accaniscono gli avversari e detrattori di Schmitt è importante partire da alcune delucidazioni fornite dalle Memorie di Krauss: «Resta una pura supposizione, quando dico che il breve, anche se intenso – ciò che faceva, egli lo faceva intensamente – antisemitismo di Carl Schmitt, la cui Dottrina della costituzione era ancora dedicata ad un amico ebreo caduto, era influenzato meno da Hitler che da Bernanos. Carl Schmitt ha letto almeno in parte il »Mein Kampf« di Hitler; ne cita un capitolo: “Federalismo come maschera”. Ma cosa ha egli realmente accolto? Per un ampio tratto – non dappertutto – il libro è stancante, ed in questo c'è un vigore come anche in altri noti libri, che ancora oggi trovano ampio consenso. Si sbaglia molto, se si crede che il segreto del successo consista nella chiarezza e comprensibilità. Il Clemente di Alessandria si trova la frase: “Il velo è un completamento”». || In effetti, la nozione di “antisemitismo” avrebbe bisogno di chiarimenti che vengono sistematicamente elusi da chi del concetto fa uso strumentale. Resta il fatto che Carl Schmitt ebbe nei suoi anni giovanile consistenti e durature frequentazioni di amicizia con “ebrei”. || Ai nostri giorni il più accurato analisti della identità ebraica, e quindi il più adatto per una definizione scientifico-filosofica dell’antisemitismo, è il musicista filosofo Gilad Atzmon, oggetto di violentissimi attacchi da parte di un mielieu che è lo stesso a cui appartevano Robert Kempner e il delatore Karl Lowenstein. || Quaritsch, a Norimberga nel terzo interrogatorio a Schmitt: «In merito al testo sui “grandi spazi” gli rimproverò unicamente il passo riguardante la presunta mancanza di relazioni con il territorio e con lo spazio degli studiosi ebrei di diritto internazionale. Il che certo testimonia il personale coinvolgimento di Schmitt nell’impiego di espressioni antisemitiche, ma queste invettive non potevano essere sussunte sotto i “crimini contro l’umanità” nel senso della legge n. 10 del Consiglio di Controllo» (Q22).
Arnsberg: è oggi una città di 75.000 abitanti nella Renania Settentrionale-Vestfalia. In questa città Carl Schmitt indirizzava nel 1905 le sue lettera alla sorella Auguste.
«Arresto automatico»: nel lessico dell’occupazione militare americana della Germania si riferiva a una direttiva che prevedeva l’arresto automatico in ragione della sola appartenenza al ruolo professionale o di servizio nelle gerarchie dello stato, del partito o della Wermacht. In quanto docente universitario, Carl Schmitt non era soggetto ad “arresto automatico”, ma fu arrestato solo a causa di una delazione di Karl Lowenstein, uno degli emigrati tedeschi rientrato in Germania al seguito dell’esercito americano: «L’arresto del 1945 era stato suggerito da Karl Loewenstein, un ex collega tedesco di Schmitt emigrato nel 1933 e all’epoca consulente legale del governo militare e della delegazione americana nel Consiglio Alleato di Controllo di Berlino. Nel novembre del 1945 Loewenstein scrisse un parere per ottenere la condanna di Schmitt come criminale di guerra» (Q 4-5). Ancora Q: «L’internamento nella forma dell’arresto automatic risaliva alla nota direttiva JCS 1067 dell'aprile 1945 del capo di stato maggiore anglosassone, contenente “una lista dei gruppi criminali nazisti e di altre persone da arrestare” (I 8), che però in questa forma non fu pubblicata nemmeno nel 1948».
Attendorn: dall’autunno del 1900 al 2 marzo 1907 – data in cui sostenne l’esame di maturità – Schmitt studiò presso il liceo classico statale di Attendorn. || La città è famosa per le sue grotte che al momento è possibile ammirare al sito:
Attendorn Il liceo, antico e prestigioso, che Schmitt frequentò ebbe dal 1907 una nuova sede. Si chiama Rivius-Gymnasium in onore del suo più illustre (allora) allievo. La cittadina di Attendorn non era distante da Plettenberg. Circa la fondazione del Rivius-Gymnasium si può leggere alla sua pagina web ufficiale: «Um etwa 1500 entfaltete in Attendorn der katholische Pfarrer Tilman Mülle seltsame, neuartige Bildungsakti-vitäten. Er versuchte - in Fortsetzung einer vorher schon bestehenden schola-stischen Lateinschule- damals hoch-moderne humanistische Bildungs-methoden auch in Attendorn einzu-führen. Es gelang ihm, ortsansässige Jugendliche dafür zu interessieren und auch von auswärts geeignete Lehr-kräfte zu gewinnen. Etwa um 1515 fand im “Konvikt” - also im Pfarrhaus - regelmäßiger Unterricht statt. Deshalb gilt das Jahr 1515 als Zeitpunkt der Schulgründung ». Ecco la Zeitliste dello storico Ginnasio frequentato da Carl Schmitt: 1515 = Gründung der Humanistischen-schule; 1825 = Gründung des Progymnasiums; 1875 = Abitur; 1907 = Umzug in das neue Schulgebäude am Westwall; 1960 = Fertigstellung des Ostflügels; 1990 = Fertigstellung des Westflügels. Su Johannes Rivius che in epoca recente, dopo che vi studiò Schmitt, ha dato nome al Ginnasio di Attendorn si può leggere sullo stesso sito ufficiale: «Dieser Herr mit der hochmodernen Kopfbedeckung seiner Zeit ist Johannes Rivius. Am 1. August 1500 wurde er als Sohn “ehrsamer” Eltern in Attendorn geboren. Als begabter Jugendlicher besuchte er die neu gegründete Schule von Tilman Mülle. 1518 geht er zur Uni nach Köln, weil Tilman Mülle, sein verehrter Schulleiter, mit seinen humanistischen Bildungsmethoden in Attendorn Ärger bekommt und die Schule verlässt. Rivius nimmt in Köln und Leipzig Unterricht bei den bedeutenden Humanisten seiner Zeit, wird dann selbst Lehrer. Er unterrichtet in Zwickau, Annaberg und Freiberg. Unter oft großen Schwierigkeiten versucht er, das alte scholastische Schulwesen zu reformieren, als Wegbereiter für ein neuzeitliches Bildungssystem. Danke, Rivius ». || Per almeno un paio di volte ho chiesto alla scuola riscontri archivistici sul loro famoso studente, Carl Schmitt, ma non è seguita nessuna rispota da parte della scuola, pur avendo essi un apposito servizio. || Le lettere di Schmitt alla sorella Auguste, redatte dal 1905 al 1913, contengono riferimenti di luogo alla cittadina di Attendorn, nel cui Convitto Carl compiva i suoi studi liceali.
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