1. Premessa. – Nella forma di un saggio appositamente composto per la rete qual segno di apprezzamento e fiducia in questo nuovo e rivoluzionario strumento di comunicazione tratto gli aspetti più compromettenti dell'opera di Schmitt. Sono stufo di leggere proprio in internet giudizi uno più stupido e superficiale dell'altro circa il nazismo di Carl Schmitt, che non è mia intenzione negare, ma a cui ritengo non sia da attribuire soverchia importanza. L'opera di Schmitt non è compromessa dalla sua adesione al nazismo. Occorre però analizzare i termini del problema, che potrebbero essere riassunti in tre ordini di questioni: a) quali sono stati i momenti e gli aspetti dell'adesione schmittiana al nazismo; b) cosa è stato il nazismo per i suoi contemporanei e cosa è oggi il nazismo in termini filosofici e storiografici; c) qual è l'ottica peculiare del tipico detrattore dello Schmitt cosiddetto giurista della Corona. Per trattare il primo aspetto procederemo ad un commentario il più esaustivo possibile del saggio più organico e compromettente al riguardo: Der Führer schützt das Recht da noi tradotto per un volume imminente presso l'editore Giuffrè, nella Collana dove ho già tradotto tre libri di Schmitt: Il custode della costituzione (1981); la Dottrina della Costituzione (1984); Teologia Politica II (…). Dell'articolo apparso sulla Deutsche Juristen-Zeitung del 1° agosto 1934 penso di dare l'integrale testo tedesco, subito seguito dall'integrale traduzione italiana. Il testo schmittiano sarà inframmezzato senza limiti di spazio da ogni possibile documento, anche e soprattutto avvalendomi della ricerca in rete ma indicando scrupolosamente la fonte da dove il materiale è stato tratto. Voglio sperare che non sorgano problemi estraneo allo scopo rigorosamente scientifico che mi propongo di perseguire. Soprattutto spero di non essere rubricato e liquidato come una forma di manifestazione neonazista. Per me fascismo e nazismo sono fenomeni definitivamente trascorsi che possono essere solo oggetto di trattazione storica e scientifica la più rigorosa possibile. Il progetto in progress prevede dopo la trattazione del citato Saggio un'ulteriore esplorazione di tutti i luoghi fra il 30 gennaio 1933 ed il 7 maggio 1945 dove Schmitt esprime giudizi su Hitler ed il nazismo. La forma linguistica dell'elaborato in progress sarà pure in progress migliorata ed il saggio sarà infine – se del caso – convertito nella tradizionale forma su supporto cartaceo.
L'articolo »Der Führer schützt das Recht« – Il Führer protegge il diritto – è apparso sulla »Deutsche Juristen–Zeitung« del 1° agosto 1934, Band 39, Heft 15, p. 945-950. Il breve ma denso articolo è diviso in cinque capitoli, che noi qui suddivi diamo ulteriormente in §§ per agevolarme in commento ed i rinvii interni. La lettera A si riferisce all'articolo qui analizzato e commentato. Seguiranno altri posto con altri articoli caratterizzati da lettere dell'alfabeto: B, C, D, ecc. La successione delle lettere non segue l'ordine cronologico, ma è casuale e riguarda la disponibilità dei testi, akcuni da me posseduti in microfilm non sempre leggibili in ogni loro parte. L'articolo on queswto post analizzato ha un sottotitolo: »Zur Reichstagsrede Adolf Hitlers vom 13. Juli 1934«, cioè: Sul discorso al Reichstag di Adolf Hitler del 13 luglio 1934.
I.
Testo tedesco con Links di collegamento ai siti di ricerca individuati e vagliati:
§ 1. Auf dem Deutschen Juristentag in Leipzig, am 3. Oktober 1933, hat der Führer über Staat und Recht gesprochen.
Links trovati:
- 1933: azioni nazionalsocialiste contro gli avvocati ebrei
- Wikipedia: la tradizione dei congressi dei giuristi tedeschi
- Sito ufficiale dell’odierno Deutsche Juristentag
- Lipsia: 10000 giuristi tedeschi giurano fedeltà a Hitler
- Raccolta sul diritto del Nazionalsocialismo: 389 titoli
- Raccolta sul diritto del Nazionalsocialismo: 389 titoli
- Lutz Mager: Das Recht im Nationalsozialismus
- Intervento di Schmitt al Juristentag
- Storia dell'Associazione tedesca dei docenti di diritto pubblico
Traduzione italiana:
§ 1. Al convegno dei giuristi tedeschi, a Lipsia, il 3 ottobre 1933, il Führer ha parlato sullo Stato e sul diritto.
Commento provvisorio con linee di ricerca:
- Qui sarebbe da trovare il discorso di Hitler, quindi da leggerlo, valutarlo e poi confrontare l'interpretazione che Schmitt ne dà. Sarebbe anche interessante sapere se lo stesso Schmitt era presente al discorso pronunciato da Hitler o lo ha ascoltato per radio (se era trasmesso già allora per radio) o se ne è venuto a conoscenza in altro modo. Qualcosa è pure interessante sapere sulla tradizione del Deutschen Juristentag, al quale mi sembra strano che Schmitt da giurista non avesse partecipato. Per non esserci doveva avere un valido motivo di impedimento. La ricerca ha inizio in internet e fuori. Se qualcuno legge questo testo e pensa di poter collaborare è il benvenuto.
- La tradizione del congresso dei giuristi tedeschi risale al 1860, quando si tenne il primo congresso, e continua fino ad oggi con la numerazione iniziale. L'ultimo si è tenuto a Bonn nel 2004, il prossimo si terra quest'anno 2006 in Stuttgart. Ogni congresso ha un suo presidente. Dalla notizia che traggo da Wikipedia: «Der für den Herbst 1933 vorgesehene Juristentag wurde nach der Machtergreifung durch die Nationalsozialisten von der Ständigen Deputation bis auf weiteres abgesagt», non capisco se detto convegno si è tenuto o meno. Schmitt lo cita parrebbe come avvenuto. Invece, altrove leggo di un giuramento di fedeltà di ben 10.000 giuristi tdeschi proprio durante il convegno di Lipsia: «Beim Deutschen Juristentag 1933 in Leipzig leisteten 10.000 deutsche Juristen freiwillig und aus eigenem Antrieb einen Treueschwur auf Hitler – Monate bevor die Beamtenschaft und die Reichswehr im August 1934 auf Reichskanzler und Führer dienstrechtlich vereidigt wurden».
- resta da trovare un link o una sede per il discorso tenuto da Hitler. La ricerca non si presenta al momento agevole, anche se ho rinvenuto citazioni tratte da quel discorso. Ai fini della nostra ricerca, scientifica e non apologetica, occorre trovare il testo integrale del discorso, sul quale Schmitt impianta il suo articolo.
- Intervento di Schmitt a Lipsia: «Damals hatte Carl Schmitt auf dem Juristentag 1933 gesagt: „Wir stehen in einem großen Kampf, in dem schwersten Kampf um das Recht, den ein Volk gekämpft hat, das ist zugleich ein Kampf um sein Selbst und um ein arteigenes Führertum. Wir stehen im Kampf gegen die abstrakte Nichtunterscheidung von Gleich und Ungleich. Der Nationalsozialismus hat den Mut, Ungleiches ungleich zu behandeln und sieht darin auch sein eigentliches Recht.“ [...] Diese Sätze könnten zweifellos genauso in Reden von NPD-Funktionären wörtlich eingebaut werden und man darf sicher sein, dass sie auf lebhaften Beifall träfen. Angesichts der historischen Wirklichkeiten, die mit diesen Begriffen verbunden sind, ist die politische Propagierung solcher Begriffe nicht nur schlechthin unerträglich, sondern mit einer freiheitlichen demokratischen Verfassungsordnung unvereinbar.» - Trovare la fonte.
- Nel 1936, in P. C. edizione italiana a p. 369, Schmitt cita il XXXII Congresso dei giuristi tedeschi, che si era tenuto a Bamberga nel settembre del 1921 e dove vi era stata una relazione di H. Triepel, che Schmitt cita per un giudizio piuttosto colorito in fatto di delegazzioni legislative.
Conclusioni parziali:
a) L'evento e la sede nel quale il discorso citato di Hitler è stato pronunciato non è un fatto casuale o marginale. Segna una svolta nell'evoluzione delle scienza giuridica tedesca divenuta nella sua totalità nazista.
b) Schmitt era presente al Juristentag e prese la parola.
Testo tedesco con Links di collegamento ai siti di ricerca individuati e vagliati:
§ 2. Er zeigte den Gegensatz eines substanzhaften, von Sittlichkeit und Gerechtigkeit nicht abgetrennten Rechts zu der leeren Gesetzlichkeit einer unwahren Neutralität und entwickelte die inneren Widersprüche des Weimarr Systems, das sich in dieser neutralen Legalität selbst zerstörte und seinen eigenen Feinden auslieferte.
Links trovati:
– Cenni sulla storia della repubblica di Weimar
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Traduzione italiana:
§ 2. Ha mostrato la contrapposizione fra un diritto sostanziale, non separato da eticità e giustizia e la vuota legalità di una falsa neutralità ed ha delineato le contraddizioni interne del sistema weimariano, che in questa legalità neutrale distrusse se stesso e si consegnò ai suoi propri nemici.
Commento provvisisorio con linee di ricerca:
- La storia della repubblica di Weimar nel suo complesso ha due tipi di interpretazione: a) una magnifica costruzione democratica, un paradiso, che ha finito di esistere per colpa dei malvagi nazisti; b) una costruzione piena di contraddizioni e difetti, figlia della sconfitta bellica, che alla fine cesserà di esistere per autodissolvimento.
Testo tedesco con Links di collegamento ai siti di ricerca individuati e vagliati:
§ 3. Daran schloß er den Satz: «Das muß uns eine Warnung sein».
Links trovati:
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05 maggio 2006
Analisi e commento dei testi "nazisti" di Carl Schmitt: A. »Der Fuehrer schuetzt das Recht«
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