23 novembre 2006

Attualità del concetto del politico

Si è svolto il 9 novembre 2006 un incontro in Spagna al Centro Cultural La Carcel, vicino Murcia. Si è dibattuto sulla situazione politica internazionale, nel cui contesto si è verificata l’attualità del concetto schmittiane del politico e la sua concezione dello stato d’eccezione. Nella foto da destra a sinistra: Jerónimo Molina, directeur de la revue Empresas políticas, Günter Maschke, Alain de Benoist, Dalmacio Negro Pavón et Antonio Muñoz Ballesta. Purtroppo, non ho potuto essere presente all’importante incontro, ma colgo occasione per aggiungere un contributo alla discussione con gli Amici qui ricordati con la pubblicazione della loro foto. La Spagna allo stesso modo che l’Italia si è vista impegnata nella guerra in Iraq, ma diversamente che non l’Italia ha ritenuto di disimpegnarsi dal conflitto. Ad un giudizio superficiale potrebbe sembrare un reazione di paura all’attentato alla metropolitana madrilena. In realtà, il ritiro delle truppe spagnole pare invece una scelta politicamente saggia. Il conflitto iraqueno si rivela ogni giorno di più come una vera e propria invasione imperiale degli USA. Il ruolo dell'imperialismo americano era già stato individuato ed analizzato da Schmitt negli anni trenta. La dottrina Monroe era stata una risposta angloamericana agli equilibri politici continentali sanciti con il congresso di Vienna. E' possibile insomma tracciare ul lungo percorso storico che porta gli interessi americani fin nell'odierno Medio Oriente, dove il ruolo dei paesi europei si rivela un ruolo di alleati vassalli, che però vanno contro gli interessi di pace in un'area sulla quale gli europei ben potrebbero avanzare lo stesso motto dei primi americani: l'Europa agli Europei, il mediooriente ai popoli che vi abitano. La dottrina schmittiana dei "grandi spazi" non ha nulla a che fare con la dottrina imperiale americana, anche se in America Schmitt è stato addirittura fatto passare per consigliere imperiale di Bush.

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